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Con l’approvazione della manovra in Commissione Bilancio al Senato il 2022 si conferma un nuovo anno di bonus per la casa.
Riassumiamo quali sono i bonus, a quanto ammontano e chi potrà richiederli nel 2022.
Il Superbonus è stato confermato ed è stato esteso alle villette, le case unifamiliari senza nessuna soglia Isee, né limitazioni ad abitazioni principali e a termini di comunicazione della Cila.
L’unico limite da rispettaresecondo le nuove norme è la data del 30 giugno 2022, giorno entro il quale devono essere effettuati il 30% dei lavori previsti.
Le altre novità per Superbonus nel 2022 sono: l’equiparazione dei lavori trainanti e di quelli trainati, la proroga al 2025 per gli interventi nelle regioni colpite da sismi dal 2009, la conferma della validità fino a 48mila euro anche per gli impianti fotovoltaici e infine un’ulteriore spinta alle energie rinnovabili, con un bonus previsto per gli impianti di produzione elettrica con sistemi di accumulo.
Per il Bonus facciate, invece, va detto che è l’unico rimasto fuori dalle correzioni della maggioranza: è stato confermato infatti il taglio proposto dal governo che lo ha ridotto dal 90% al 60% nel 2022, ma senza limiti per la spesa.
Abbiamo poi per il 2022 Le agevolazioni per ascensori e montacarichi
Un bonus nuovo per il 2022 riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche e prevede il rimborso in cinque anni del 75% della somma spesa nel 2022 fino a 50mila euro per le abitazioni unifamiliari, 40mila per appartamento in piccoli condomini fino a otto unità e 30mila per le abitazioni nei palazzi più grandi. In particolare, questo bonus può essere sfruttato da chi necessita l’installazione di ascensori e montacarichi ma varrà anche per i sistemi di automazione degli impianti negli edifici, incluse le spese per lo smaltimento di quelli più vecchi.
Novità per le agevolazioni per comprare mobili e impianti di depurazione dell’acqua
Le agevolazioni per l’acquisto di mobili, sempre all’interno di un intervento di ristrutturazione, non solo sono state confermate ma salgono a 10mila euro, contrariamente a quanto prevedeva il testo della manovra che ne proponeva la riduzione a cinque.
Viene prorogato per altri due anni, quindi fino al 2023, il cosiddetto bonus idrico che riguarda acquisto e installazione di sistemi di filtraggio dell’acqua per ridurre il consumo domestico di plastica.
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